Proroga al 10/12/2020 il termine di presentazione del Modello Redditi e il secondo acconto 2020
Il Viceministro all’Economia, Antonio Misiani, in una intervista al “Il Messaggero” (confermata, in via ufficiosa, la proroga della scadenza per l’invio del Modello Redditi) ha annunciato che nel Decreto Ristori quater saranno inserite delle disposizioni che prevederanno:
- lo slittamento al 10/12/2020 per tutti i contribuenti
- del 2° acconto delle imposte (fermo restando l’ulteriore rinvio al 30/04/2021 per i soggetti ISA che hanno registrato un “calo del fatturato” superiore al 30%)
- del termine di presentazione delle dichiarazioni dei redditi/Irap.
Saranno così accolte le istanze avanzate dai rappresentanti dei commercialisti, anche se con un provvedimento di proroga (si tratta di un differimento di 10 giorni rispetto alla scadenza di lunedì, 30 novembre) più breve rispetto a quanto richiesto.
Ulteriori differimenti
Quanto sopra potrebbe, peraltro, essere superato dal differimento del 2° acconto al 30/04/2021 (anche per i soggetti non Isa, con ciò intendendosi i contribuenti con ricavi fino a €. 50 mil.), cui si aggiungerebbe il differimento dei versamenti in scadenza a dicembre (Iva e ritenute); si tratta, ora, solo di “far quadrare i conti”, nel senso di determinare quale debba essere il “calo del fatturato” tra i primi semestri del 2020-2019 richiesto per fruire di detti slittamenti (si parla di scostamenti tra il 33% al 50%, con possibili eccezioni per i soggetti in zone “rosse”).
Il via libera al Ristori-quater è stato, di fatto, dato dall’approvazione unanime di Camera e Senato alla risoluzione della maggioranza che autorizza lo scostamento dal pareggio di bilancio (si tratta di gestire circa 8 miliardi di scostamento, a disposizione per finanziare le manovre di cui sopra). Ciò renderebbe possibile i rinvii, i quali, tuttavia, potranno rientrare in un decreto-legge solo “dell’ultima ora” (a tal fine, sarebbe auspicabile un comunicato stampa ufficiale del Consiglio dei Ministri, che anticipi la pubblicazione in G.U. del provvedimento).